La giornata delle dimostrazioni. La possiamo certo definire così quella che ha aperto lo scenario calcistico del 2012 in Serie A, che ha un attimo tralasciato le incessanti voci di mercato, che offrono diversi parallelismi sull’asse milanese. Ovvio parlare di Carlitos Tevez, diviso e conteso tra Milan e Inter. Ciò che sembra certo, però, è che l’attaccante argentino potrà visitare da più vicino la Madonnina, che sia rossonera o neroazzurra non si sa. La prima dimostrazione, tornando al campionato, è in vetta, dove ci sono Milan e Juventus. Entrambe con una gara combattiva, dispendiosa e, soprattutto, brutta riescono a mostrare concretezza e forza di chi in alto ci può seriamente stare. Allegri si affida alla vena artistica di un Ibra, che anche al 50 % della volontà, riesce a spingere l’acceleratore per portar punti a Milanello, che ha da vivere e convivere con due problemi: il primo parte sempre dal possibile arrivo dai citizens, che spingono più per portare l’apache verso Appiano, mentre il secondo è indirizzato al burrascoso rapporto Pato-Allegri, sicuramente incrinato, al contrario di quanto afferma dinanzi ai giornalisti, piuttosto forzato, il buon Max. Il tutto a 7 giorni dal derby, che vede l’Inter rinata sotto vari aspetti, non per ultimo quello del gioco, “resuscitato” improvvisamente contro il Parma. Dimostrazione, dunque, che la stracittadina, dopo cinque vittorie consecutive inanellate dall’equipe di Ranieri, può rilanciarsi, il 15 gennaio, nella corsa al titolo, dove il miglior gioco lo esprime una Juventus ordinata e meno esplosiva del solito in quel di Lecce, dove ha trovato tre punti pesantissimi. Ma a proposito di dimostrazioni, la più palese ed invidiabile è quella di Udine, che ieri ha vissuto un pranzo da capolista e, nonostante le pesanti vendite e svendite, riesce a costruire organici più forti, con un gioco paranormale e divertentissimo. Si, la vera isola felice del calcio italiano. Isole che non danzano a ritmi rapidi giungono dalla Sicilia, dove il Palermo offre una debacle che mette a nudo tutti gli errori che, in realtà, non provengono dalle panchine, ma dall’alto. Da chi, una volta perso Sabatini, ha fatto più danni che resto, con la cessione di Pastore a cifre colossali, mai spese per investire su un mercato, che ha previsto altri parametri. La sindrome, probabilmente, è quella voglia di “imitare” l’Udinese che con una fitta rete di osservatori e con un progetto stabile, soprattutto in panchina, riesce a far risultato. Bene, quella stessa voglia di “copiare” il progetto friulano, non ha portato altro che gente sopravvalutata ed inadeguata per la Serie A. Ilicic è grossomodo l’esempio più lampante di un calciatore che in 2 anni ha mostrato discrete qualità per 3 mesi. Per non parlare degli anonimi Bertolo, Della Rocca e Zahavi, oltre ai nuovi arrivati Mehmeti e Vazquez. Ancora troppo presto per giudicarli, ma se il buongiorno si vede dal mattino, l’ennesima frittata sembra fatta. Per non parlare della cessione incredibile di Sirigu, che non merita ulteriori commenti. Solo piccole dimostrazioni di realtà diverse. E per il caro Zamparini non servirà cambiare allenatore ogni due sconfitte, ma piuttosto ragionare su progetti inesistenti. Perchè le vittorie, poi, diventano solo merito di allenatori, come per Delio Rossi, che è riuscito a regolare il Novara senza punte offerte da Corvino, ad un altro patatrac in due anni. Montolivo scontento, Gilardino partente e non rimpiazzato e non sono i primi, come non saranno gli ultimi, viste le illustri partenze di Cerci, Donadel, Santana e compagnia bella nel recente passato. Aiutare il mercato aiuta anche i tecnici, troppo colpevolizzati di colpe che provengono da parti più alte, come in casa-Parma, dove Colomba è appeso un filo o come a Lecce, dove Di Francesco ha fatto le spese ad un mercato inesistente.
Ma queste sono solo dimostrazioni…
Mah, tutto giusto, ok, ma ieri la partita l'ha persa Mutti, altro che progetto inesistente... Ci sta prendere gol dal Napoli, con Pandev che rivede bianconero - stesso movimento sul gol - e sblocca, ma il Palermo non era affatto dispiaciuto, anzi! E Vasquez sembra proprio un buon giocatore, se dà seguito alla prestazione di ieri sera Zamparini lo vende come, o quasi come Pastore. A proposito di Ilicic, con Rossi in panca è parso a tratti inarrestabile, ed il buon Delio non è rimasto a Palermo per tre mesi: piuttosto il fatto è che ci sono allenatori che certi giocatori non li vedono proprio, vedi Conte con Elia, botto bianconero di fine mercato, o con Krasic. Corvino fa quel che può, del resto Gila non poteva più starci a Firenze, ormai quando andava in campo ci andava il fratello scarso, quindi era naturale che finisse così, e intanto Jovetic ne rifila due al Novara, vuoi vedere che l'attaccante già ce l'hanno?
RispondiEliminaCiao Elio e che mi dici dei vari Mehmeti, Bertolo, Cetto, Zahavi e compagnia bella? Ilicic è molto sopravvalutato, per me e il Palermo non ha uno straccio di progetto, visto che cambiar allenatore ogni 3 partite non paga e visto che i soldi di Pastore sono comodi nella tasca del Zampa. Ilicic si è fermato nel 2010, poi è rimasto nell'anonimato. Corvino fa quel che può? Ok, Gilardino era privo di motivazioni, tutti d'accordo, ma quando cedi un attaccante cosi importante devi avere pronto il sostituto. E puta caso che Jovetic, corna e tutti gli scongiuri vari, si fa male? Finisci il campionato con Babacar? Corvino sbaglia campagne acquisti da due anni, non è il primo errore e per me non posson continuare il campionato in queste condizioni. Significherebbe giocare ad minchiam. Ti ringrazio per l'intervento, è sempre costruttivo dialogare cosi e ti invito a farlo sempre anche sulla pagina facebook del mio blog https://www.facebook.com/groups/102317469881995/
RispondiEliminaBuona serata e perdona eventuali strafalcioni grammaticali ma sono col telfono
Comunque Vazquez è discreto, nulla di eccezionale. Diamogli tempo, ma con questa instabilità...
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