mercoledì 31 agosto 2011

Modena-Bari 0-1, il galletto vola come un (DE) Falco: abbattuti i canarini

Minuto 90: Gilioli attacca la profondità e trova due avversari sulla sua strada, saltati con un pizzico di fortuna e tecnica, poi lascia partire un destro che scheggia la parte interna della traversa, strozzando l'urlo in gola al "Braglia". Minuto 94: Caputo allarga per l'ultimo arrivato De Falco: il numero sei del galletto calcia un terra-aria da brivido, evitando il secondo 0-0 consecutivo e facendo dormire un sonno tranquillo a Torrente, soddisfatto della prova maiuscola dei suoi ragazzi, finalmente più pimpanti rispetto alla prima uscita. Sono questi gli episodi finali di Modena-Bari 0-1, che a dispetto del punteggio, avrebbe potuto regalare qualche gol in più. Ma alla fine, parlando solamente delle prime giornate, è naturale che ad un galletto voglioso di riscossa dopo il primo, scialbo, 0-0 bagnato al debutto tra le mura amiche, i tre punti sono più che sufficienti. Il tecnico di Cetara risponde all'ordinato 4-3-1-2 del Modena, con il modulo da lui prediletto: il 4-3-3. Garofalo, Claiton, Borghese e Kopunek a protezione di Lamanna, (per lui un altro, splendido, match) con Rivaldo, Donati e De Falco in linea mediana e Marotta, Forestieri e De Paula in avanti. I canarini cercano subito di imbrigliare la manovra biancorossa, ma il superlativo centrocampo del galletto ne esce fuori in maniera brillante, concedendo pochi spazi ai padroni di casa. Il trio offensivo si inizia ad intendere, ma non ancora risultando decisivo ai fini della sfida. Tuttavia i primi minuti non sono blandi, ma nemmeno il massimo del divertimento.

domenica 28 agosto 2011

Bari-Varese 0-0, più ombre che luci: pari e patta alla Prima...

Un modesto e scialbo 0-0, il verdetto emanato dallo Stadio San Nicola di Bari, che con il Varese, non entusiasma i 6200 spettatori accorsi per osservare a quale punto sia la preparazione del galletto, nel torrido clima segnato da 35 gradi. Nel versante dei supremi non si gioca e la Serie Bwin diventa una consolazione a chi continua a contestare uno sciopero che non avrebbe avuto modo di esistere e reso fattibile da quegli attori di un gioco sempre più brutto e viziato da un unico Dio chiamato denaro. Ma per questo editoriale, evitiamo commenti rumorosi su uno scandalo che colpisce in toto la nostra nazione, divenuta parte lesa dopo la vicenda Calciopoli-bis, che probabilmente non bastava a far rendere  conto alla gente, di quanto questo sport sia divenuto più seguito sui tavolini e studiato fuori dal rettangolo verde, utile solo ai risultati e alle statistiche di un calcio demolito dai valori inesistenti.