A suon di grandi prestazioni sta contribuendo vivacemente alla cavalcata sensazionale dell'Hellas Verona, che contro ogni pronostico, sta accarezzando il sogno di ritornare in quella massima serie tanto ambita da una tifoseria calorosa e passionale e che ha nel suo idolo il forte centrocampista islandese Emil Hallfredsson. 9 reti in 51 presenze: questo lo score personale del mancino di Reykjavik classe '84 ottenuto dal 2010 con la maglia gialloblu, trascinata dalla Lega Pro sino alla possibilità di ritornare a giocare contro i top club italiani. Lo stesso calciatore è intervenuto in esclusiva ai microfoni di tuttob.com, per raccontarci la grande forza di questo club ed il suo futuro.
State disputando una stagione fantastica e che in pochi si aspettavano ai nastri di partenza. Quale è il vostro segreto?
"Oramai lo diciamo, non è più un segreto (ride). Battute a parte, il nostro gruppo è unito, non molliamo mai. Lavoriamo sempre con l’intento di aiutarci e di crescere a livello collettivo"
Quanto credete nella Serie A?
"Non posso parlare anche per il resto dei miei compagni, ma fornire un parere personale. Io ci credo, ma la strada da percorrere è davvero lunga. Bisogna continuare con umiltà su questa strada per togliersi delle soddisfazioni"
La prossima sfida sarà tra le mura amiche contro il Gubbio. Un avversario che, nonostante la classifica parli diversamente, potrebbe rivelarsi insidioso. Come giudica l'imminente sfida con gli umbri?
"Si tratta di una gara insidiosa. Gli umbri sono in ritiro da una settimana, daranno tutto per portare a casa punti importanti. Ma le nostre motivazioni sono superiori, siamo molto determinati"
Lei sta vivendo una stagione da grande protagonista, spesso risultando decisivo nel corso delle sfide. Quanta responsabilità sente per la causa veronese?
"E’ importante avere stimoli, di partita in partita ho l’obiettivo di fare il massimo per aiutare la squadra a vincere. Per questo ci alleniamo con grande intensità durante la settimana"
A gennaio sono arrivate diverse richieste importanti dalla massima serie, tra cui Cesena e Lazio. Che effetto fa ricevere l'interesse da compagini così quotate?
"L’interesse di formazioni così quotate lo prendo come un complimento, significa che ti stai esprimendo ad ottimi livelli, ma nella mia testa c’è solo l’intenzione di dimostrare sul campo il mio valore"
Nonostante il rinnovo importante di qualche mese fa, Verona può stare tranquilla sulla sua permanenza in terra scaligera?
"Io posso dire soltanto che a Verona sto bene, l’ambiente ti permette di sentirti a tuo agio, la gente vive le nostre vicende con passione. Nel calcio non si possono fare promesse, al futuro non ci penso più di tanto. In tre-quattro mesi ci sono diverse gare da affrontare, bado a quello"
Cosa si sente di dire alla tifoseria gialloblu?
"La tifoseria del Verona è davvero grande. Ci spinge dagli spalti con entusiasmo, intensità, ambizione di tornare ai palcoscenici che contano. Con i nostri sostenitori ti senti davvero giocatore"
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