lunedì 5 marzo 2012

Bari-Crotone 1-1, pareggio beffardo e meritato. Serve restare tutti uniti, senza troppe colpe a Torrente

Il rammarico c’è. Ed è anche molto, considerati i due punti persi, ma che non sarebbero stati del tutto meritati nell’economia di una gara aperta, ma non di certo frizzante al punto da divertirci in un pomeriggio finalmente caldo.
Quel caldo non troppo forte, pronto a rendere le condizioni ideali per una partita di calcio. D’altronde, però, gli standard del campionato sono questi e vanno accettati. Primo tempo unicamente di marca biancorossa, ripresa dominata, seppur senza molti patemi per Lamanna, dai calabresi che pervengono alla via del pareggio a 3’ dal fischio finale quando Caetano è abile a trovare spazio nella linea a 5 difensiva del galletto per poi trafiggere l’incolpevole estremo difensore di casa. Un 1-1, dunque, giusto, ma che lascia quel velo di amarezza per i padroni di casa, che dopo una ripresa giocata con tanto cuore e quelle due-tre ripartenze che, se gestite meglio, avrebbero potuto mettere il punto esclamativo alla gara, vedono portare a casa un solo punticino, che lascia stregato il San Nicola, “espugnato” per sole tre volte.
Eppure il tecnico di Cetara è stato bravo a riplasmare una squadra falcidiata da infortuni e squalifiche che non offrono vasta scelta all’allenatore campano, costretto a schierare un Claiton non al meglio della forma, ma che ha giocato un’ottima gara, e Polenta al centro della difesa, con Garofalo e Crescenzi terzini. Proprio quest’ultimo proveniente dagli impegni con l’Under 21 non è al meglio e lascia il campo dopo un’ora di gioco. In mezzo al campo, a coadiuvare De Falco e Bogliacino, c’è Scavone, che sostituisce l’acciaccato Romizi, inserito negli ultimi minuti. In avanti Stoian e Forestieri fungono da ali con Kutuzov centravanti. Lo stesso bielorusso svolge una gara diligente, spesso presente a recuperar palloni in mezzo al campo e far ripartire l’azione. Una sorta di regista avanzato che funziona bene. E nonostante le assenze, il Bari del primo tempo è sicuramente accettabile, nonostante sia poco spietato sotto porta. Ci pensa, allora, Bindi a regalare la gioia ai pugliesi dopo 10’. Retropassaggio di Maiello e liscio del portiere ospite che, disperato, cerca di recuperar la sfera invano. 1-0 e gara tutta in discesa per il galletto, che potrebbe raddoppiare con Kutuzov, Claiton e Bogliacino. Ed anche la fortuna inizia a chiudere la porta in faccia ad una squadra  che dopo 10 della ripresa lascia l’iniziativa agli ospiti, desiderosi di strappare punti importanti in ottica salvezza. Il calo atletico dei biancorossi possiamo anche considerarlo “nella norma”, visti i molti calciatori al rientro in una partita ufficiale per larghi tratti di gara dopo moltissimo tempo, come Scavone e Kutuzov, che ben hanno figurato. Ed oramai criticare Torrente per i cambi è una prassi inutile da continuare a canticchiare. La sostituzione Masi-Kutuzov  diventa quella che scatena il putiferio. A 9’ dalla fine, però, con il centravanti numero 4 stremato ed un Crotone sempre più in palla non è tanto errato rimpolpare il reparto difensivo per tentare di arginare gli attacchi ospiti, comunque andati a buon fine con la rete di Caetano Calil. E’ vero, non sarebbe stato sbagliato nemmeno inserire Galano, che avrebbe dato brio in più nel finale, ma così facendo si sarebbe sbilanciata maggiormente una squadra che stava facendo ugualmente fatica ad impostare.
Alla fine, però, può anche andar bene così. I play-off sono realtà troppo distanti per una squadra circondata di soli problemi e che non può viver in serenità, soprattutto osservando i risultati di Varese e di una Samp in ripresa. Che la stagione fosse di transizione lo si sapeva dall’inizio, qualche ottima vittoria, poi, ha alimentato sogni beffardi, complessi da raggiungere, ma non ancora impossibili.

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