Minuto 90: Gilioli attacca la profondità e trova due avversari sulla sua strada, saltati con un pizzico di fortuna e tecnica, poi lascia partire un destro che scheggia la parte interna della traversa, strozzando l'urlo in gola al "Braglia". Minuto 94: Caputo allarga per l'ultimo arrivato De Falco: il numero sei del galletto calcia un terra-aria da brivido, evitando il secondo 0-0 consecutivo e facendo dormire un sonno tranquillo a Torrente, soddisfatto della prova maiuscola dei suoi ragazzi, finalmente più pimpanti rispetto alla prima uscita. Sono questi gli episodi finali di Modena-Bari 0-1, che a dispetto del punteggio, avrebbe potuto regalare qualche gol in più. Ma alla fine, parlando solamente delle prime giornate, è naturale che ad un galletto voglioso di riscossa dopo il primo, scialbo, 0-0 bagnato al debutto tra le mura amiche, i tre punti sono più che sufficienti. Il tecnico di Cetara risponde all'ordinato 4-3-1-2 del Modena, con il modulo da lui prediletto: il 4-3-3. Garofalo, Claiton, Borghese e Kopunek a protezione di Lamanna, (per lui un altro, splendido, match) con Rivaldo, Donati e De Falco in linea mediana e Marotta, Forestieri e De Paula in avanti. I canarini cercano subito di imbrigliare la manovra biancorossa, ma il superlativo centrocampo del galletto ne esce fuori in maniera brillante, concedendo pochi spazi ai padroni di casa. Il trio offensivo si inizia ad intendere, ma non ancora risultando decisivo ai fini della sfida. Tuttavia i primi minuti non sono blandi, ma nemmeno il massimo del divertimento.
La prima occasione per gli ospiti è frutto di un'iniziativa personale di capitan Donati che da 50 metri cerca un pallonetto spentosi sul fondo. Tre minuti dopo, risponde il Modena, che per la prima volta, al 18esimo, supera la metà campo avversaria con Di Gennaro, che dopo essersi defilato calcia in porta: bravo Lamanna. Al ventunesimo la partita inizia a cambiare, trova una metamorfosi Marotta: triangolazione con De Paula e botta di prima intenzione con Caglioni che devia in angolo. Sarà la prima di tante parate per l'estremo gialloblu. La partita diventa accesa ed entusiasmante, con capovolgimenti di fronte spavaldi e determinati, da una parte all'altra. Punizione tesa e tagliata in mezzo all'area barese, con Turati che sbuca dalle retrovie, provando un colpo ad effetto che non crea patemi a Lamanna. Solo poco tempo ed è Forestieri, su sviluppi di un tiro d'angolo, che calcia un siluro che trova dinanzi a se la difesa di casa che in qualche modo riesce ad allontanare. I fraseggi diventano sempre più veloci e la condizione atletica dei 22 in campo è accettabile per risultare ancora al 30 di agosto. Il finire della prima frazione si alterna con due conclusioni di Marotta, che in entrambe le occasioni non ha servito il libero De Paula, autore di un primo tempo positivo, nonostante non sia ancora amalgamato con il resto del gruppo. La ripresa si apre come terminato il primo tempo per il Bari, che reagisce anche meglio. Forestieri appare più sveglio, Garofalo offre falcate su una fascia che controlla letteralmente, Rivaldo appare in stato confusionario, ma il lavoro di De Falco e Donati vale per 4 e allora gli spazi per i romagnoli sono tutti intasati. La difesa è insuperabile: dalle parti di Borghese e Claiton non si passa e Kopunek svolge un lavoro diligente in un settore non suo. Pronti-via ed è ancora "El Topa" a rendersi pericoloso, facendo fuori due avversari e calciando a rientrare sul primo palo: c'è ancora Caglioni. Il Bari continua a provarci, ma è il Modena ad avere la palla gol più clamorosa. Discesa di Greco e destro a giro con Lamanna che salva. L'azione non è terminata: Garofalo allontana, ma non quanto basta a Dalla Bona per calciare, ove si immola prima Borghese e successivamente Claiton Dos Santos su conclusione di Bernacci. Tre salvataggi provvidenziali ad evitare il gol. Nella fase centrale entrambe le squadre iniziano a calare, scomparendo dal terreno e non costruendo azioni degne di nota, sino al novantesimo giro di orologio, quando Gilioli colpisce la traversa, inizialmente descritta. La legge del "Gol sbagliato, gol subito" si ripete, con l'epilogo della gara già scritto. Un Bari cocciuto, brillante (non sempre) e determinato, proprio come il suo allenatore, bravo a riorganizzare una squadra che ha deluso la prima. I fischi ingenerosi di qualcuno hanno dato carica al galletto, dimostrando la tesi sostenuta qualche giorno fa. Si parla di tempi prematuri e non poteva essere certo un brutto pareggio a scatenere reazioni iraconde, come non può essere questa vittoria la mole di lancio di una squadra ancora non collaudata al 100%, ma che offre grossi passi in avanti.
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