martedì 6 dicembre 2011

Bari-Cittadella 2-2, lavorare senza incolpare a priori e, soprattutto, senza credere alle favole raccontate. Illusioni, stop!

foto di lapresse
Primo tempo orribile e vergognoso, ripresa gagliarda e, quantomeno, accettabile, con qualche sussulto di orgoglio e svarioni oramai di casa in quel di Bari che ieri sera, in un deserto San Nicola, ha visto solo un punto contro un modesto Cittadella, abile spesso ad innescare contropiedi rapidi e fluidi, tali da mettere in grossa difficoltà la retroguardia biancorossa, con Ceppitelli che ancora oggi ha gli incubi di Maah e Job, senegalesi che han bucato, ieri sera, la porta difesa da Lamanna. Torrente propone un Bari poco cocciuto e per niente determinato e pronto ad andare in balia dei veneti, più cattivi agonisticamente e distruttivi nella fase nevralgica del campo, dominata da uno spettacolare Di Roberto.
Lo stesso ex Taranto da il la, al 38esimo minuto, al vantaggio degli uomini di Foscarini, che si invola sulla fascia destra e crossa per Job che spinge in rete, grazie ad una deviazione di capitan Donati che libera la porta al senegalese. Rivas con un gran destro suona la sveglia e la ripresa si apre con il gol del neo-entrato Bogliacino. Rete che carica il galletto, più spavaldo e meno impaurito, pronto ad imbastire il suo calcio. Prima è Marotta a metter sul piede di Bogliacino il match-point, sfruttato al 32esimo da Donati che scarica un destro dal limite dell'area. La legge dell'ex si ripropone e Robert Maah non lascia al Bari nemmeno il tempo per riorganizzarsi ed esultare, fissando il finale sul 2-2. Torrente inserisce, a nostro avviso erroneamente, Kopunek per un attaccante, Rivas. Ovvio che, abbottonandosi, gli ospiti vanno addirittura vicini alla vittoria, che avrebbe avuto del clamoroso. Un punto totalmente da buttare, ma non da recrminare su Torrente che avrà certamente sbagliato quella sostituzione, ma che non va "affossato" per la squadra che allena, a tratti imbarazzante, ma che almeno ha un pregio: sputar sangue sino all'ultimo. Certo, molti hanno qualità importanti che se sfruttate al massimo possono far lievitare la classifica del Bari, ma allo stesso tempo, molti hanno delle caratteristiche non adeguate al livello della Serie Bwin. Cosa pretendere dunque? Cari tifosi, la stagione, tra infortuni, qualità mediocre e situazione societaria, è questa e, anche per quest'anno, bisogna prendere ciò che passa per il convento, senza illusioni da play-off o altre leggende illusiorie che raccontano. Quelle sono solo favole irraggiungibili...

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