domenica 20 novembre 2011

Bari-Sampdoria 1-1, cuore oltre l'ostacolo: la zampata di "The Wall.."

Il cuore oltre l'ostacolo. Con una prova gagliarda e combattiva il Bari trova un punto giusto, sudato e meritato fino alla fine. I Biancorossi che hanno espresso una delle migliori prove della stagione, possono ritenersi soddisfatti dei passi avanti compiuti nel trittico di gare più difficile. Il cinismo è l'elemento essenziale che servirà a Torrente per completare un puzzle, che con il tempo darà i suoi risultati, smentendo i detrattori del tecnico di Cetara che asserivano che non sarebbe stato capace di infondere una sana mentalità e delle degne motivazioni al gruppo. A confermare tutto questo, la prestazione con i blucerchiati che a tratti è stata superiore all’avversario, non dimenticando che i liguri sognano altri palcoscenici ed avevano appena cambiato tecnico, tutti motivi che evidenziano l’eccellente prova dei pugliesi.
La settimana che ha avvicinato a questa importante sfida è stata travagliata, per il Bari, dall'ufficialità della penalizzazione di due punti. Nonostante tutto, psicologicamente i Galletti hanno tenuto, e caparbi, sotto di un gol, hanno pareggiato, malgrado l'espulsione di Kopunek, che sembrava potesse pregiudicare un match nel quale i doriani giocavano solo a sprazzi. Dopo svariate opportunità per i padroni di casa, infatti, è arrivata la doccia fredda con la rete di Volta, per la gioia dei tifosi blucerchiati accorsi al "San Nicola" per un gemellaggio storico. L'unica cosa che dispiace è che l'astronave, meraviglia architettonica progettata dall'architetto Renzo Piano, aveva parecchi posti vuoti sulle tribune, ed è un fenomeno che va in crescendo. Il Bari, a dispetto di tutto, c'è sempre e riesce a mantenere alto il baricentro, oltre alla dignità che il gruppo va acquisendo piano piano. Donati si costruisce una diga imponente davanti a se, coadiuvato da Rivaldo e Bellomo. Defendi e Caputo coprono bene le fasce, ma spingono poco e niente ma comunque, il loro lavoro è davvero fondamentale per liberare spazi a un De Paula più volenteroso e propositivo, rispetto alle uscite precedenti. E quando "lo slovacco", con un'entrata da killer, stava per comprometter tutto, ecco il colosso difensivo, sbucare dalle retrovie per metter giustizia all'incontro. Nel finale, con un uomo in meno, Torrente si abbottona, con De Falco e Lamanna, erige il muro per conservare un punto meritato dal primo all'ultimo minuto di gara. The Wall, che si prenda come esempio il buon "Martino”.

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